CHERATOCONO

Il cheratocono è una malattia della cornea  che generalmente colpisce entrambi gli occhi (96% dei casi). Il problema insorge quando la parte centrale della cornea inizia ad assottigliarsi e a incurvarsi progressivamente verso l’esterno (ossia la superficie oculare trasparente diviene sporgente). Si verifica quindi una curvatura irregolare della cornea, che perde la sua forma sferica, divenendo conica.  La malattia insorge di solito durante la pubertà (sono anche descritti rarissimi casi congeniti), progredisce fino ai 30-40 anni per poi arrestarsi spontaneamente e nel 25% dei casi porta al trapianto di cornea.

La curvatura irregolare  modifica il potere refrattivo della cornea, producendo distorsioni delle immagini e una visione confusa sia da vicino che da lontano.
Dopo qualche anno, in caso di marcata evoluzione, l’occhio, se visto di profilo, mostra una sporgenza caratteristica della superficie oculare.
I cambiamenti della cornea producono infatti un’alterazione nella disposizione delle proteine corneali, causando delle microcicatrici che distorcono ulteriormente le immagini e – in taluni casi – riducono il passaggio della luce, dando un fastidioso senso di abbagliamento. Altro strumento per la diagnosi di questa patologia è la topografia corneale: consente una “mappatura” che mette in evidenza la deformazione della cornea.

 

Terapia

Nelle forme lievi si utilizzano occhiali o lenti a contatto rigide o semirigide per correggere il difetto visivo. Le forme più gravi, che sono progressive e che conducono a uno sfiancamento e assottigliamento della cornea, necessitano invece di un intervento chirurgico radicale come il trapianto di cornea.

Trapianto di cornea

Viene eseguito con l’ausilio del microscopio operatorio, ed utilizzando dei “trapani” meccanizzati di precisione, che consentono di eseguire dei tagli estremamente regolari, e di dimensioni precise, sia sulla cornea del ricevente, sia su quella del donatore.
Il tessuto viene fissato con delle suture non riassorbilili del diametro di circa 2 centesimi di millimetro.

Negli ultimi anni, con lo sviluppo e la messa a punto di microcheratomi, laser ad eccimeri, femto-laser, e sistemi di iniezione di dispositivi endoculari, sono state perfezionate ed introdotte una serie di metodiche alternative al trapiano perforante.

Cross-linking corneale

l Cross Linking è la tecnica che utilizza l’applicazione combinata di Riboflavina (Vitamina B2) in soluzione con destrano (uno zucchero) al 20% in una composizione che assomiglia ad una gelatina giallastra messa a contatto con la cornea a cui è stato precedentemente asportato l’ epitelio (la parte più esterna, che potremmo paragonare alle tegole del tetto della cupola).

L’impregnazione di questa soluzione (Ricrolin®) nel tessuto corneale e la successiva esposizione di raggi UVA (370 nm), emessi da un particolare apparecchio, attivano i radicali liberi di ossigeno che inducono una desaminazione ossididativa del collageno ed una conseguente formazione di nuovi ponti molecolari intraelociodali ed interfibrillari.

Il risultato ottenuto con il trattamento di Cross Linking è quello di bloccare il cedimento e assottigliamento strutturale della cupola corneale e non tanto di eliminare gli occhiali o lenti a contatto.

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